I giurati di Masterpiece, talent per aspiranti scrittori prodotto da Fremantle per Rai3. |
Non ho intenzione di mettermi a fare il "critico tv" nei confronti di Masterpiece, sarebbe imperdonabilmente ridicolo e anche rivelatore di un conflitto d'interesse, visto che si tratta di colleghi- e pure bravi. Però (al netto del riconoscimento per la giusta scelta di utilizzare esplicitamente stilemi televisivi di questo secolo, come la metrica dei migliori talent, per la buona fattura del prodotto e pure per la scoperta in De Cataldo di un sornione televisivo doc) qualcosa sul problema posto da Masterpiece vorrei dirla.
Lo studio di Masterpiece, presso la Rai di Torino. |
2. Quindi risulta inevitabile puntare sul personaggio: meglio se, come ogni partecipante ad un talent, assume in sé qualche caratteristica "mostruosa"- in senso buono naturalmente. Qualcosa, cioè, che colpisca l'immaginazione dello spettatore.
Apostrophes, condotto da Bernard Pivot su Antenne 2 fino al 1990. |
4. Ai tempi di A tutto volume (Casella prima e Bignardi dopo) trasformavamo ogni libro in classifica in un trailer cinematografico. Facevamo vivere il plot del romanzo (se c'era) o qualche suggestione presa qua e là. Funzionava. Ma il testo scompariva, eh. Quello devi andartelo a leggere. Mentre in tv la prima domanda di un professionista intelligente è: cosa si vede?
5. Forse invece di sfidare i concorrenti a scrivere una sorta di temino li si poteva far misurare con forme brevi più contemporanee, dall'onnipresente tweet al soggetto di un racconto scritto o visivo, alla pubblicità. (Magari è una stronzata, non prendetemi alla lettera).
6. Ma il punto vero è che la parola scritta appartiene, com'è noto, a un'altra Galassia. Là si studia il colore di una frase, qui ci si misura con la color correction. E' una distanza siderale, che nemmeno l'ascensore della Mole Antonelliana potrebbe percorrere in tempi televisivi.
Ricordo volentieri 'a tutto volume', uno degli ultimi programmi intelligenti sui libri in tv. Sapere che c'eri tu dietro tutto sommato non mi sorprende.
RispondiEliminaAncora complimenti.