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Luca Telese, in predicato per trasmigrare a Mediaset. Altri lo seguiranno? |
Comunque si concluda l’epica lotta tra il Cavaliere e la
Magistratura italiana (ma l’assaggio della sentenza del Processo Ruby è
abbastanza significativo); comunque si decida per la sopravvivenza o meno del
Governo Letta; chiunque sia il candidato che la destra contrapporrà a Matteo Renzi,
agli addetti ai lavori è chiara una cosa: Silvio Berlusconi non potrà essere
ancora per molto tempo la spada e lo scudo del futuro di
Mediaset.
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Alessandro Salem, Direttore generale contenuti di Mediaset |
Gli speciali
ad usum
delphini realizzati da Videonews non traggano d’inganno:
il problema dell’immediato futuro, per Mediaset, è quello di
affrancarsi dai
destini politici del Fondatore.
Per non trovarsi domani venduta al ribasso a qualche trader
internazionale.
Il modello di business è maturo, la collocazione editoriale
del colosso Mediaset non è più centrale, il suo peso d’opinione è oggi ridotto.
Ma la sua capacità di raccolta pubblicitaria, nonostante la terribile crisi che
colpisce il mercato interno e allontana i big spenders multinazionali, rimane
molto forte. Così come la penetrazione in una parte importantissima (anche se
oggi un po’ meno “vitale”) del pubblico televisivo, il cosiddetto "target commerciale".
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Pier Silvio Berlusconi e Fedele Confalonieri. |
Quindi la domanda –lasciando stare per un attimo le
polemiche è più o meno
ideologiche – rimane: come si muoverà, nel breve, Mediaset per riacquistare autonomia politica e centralità editoriale in un mercato in cui il concetto di duopolio
è ormai in via di
evaporazione, perché satellite (Murdoch) e digitale terrestre
rappresentano ormai
molto più di
un terzo della torta? Non è solo la Rai che deve ritrovare un’
identità e un
ruolo. Il problema esiste, allo stesso modo se non di più, per Cologno Monzese.
E’ per questo che potremmo trovarci, in tempi non biblici, di fronte a qualche
sorpresa anche sui canali Mediaset. (Sempre che le iniziative di Cologno non vengano impallinate da Arcore, perché il Fondatore da quell'orecchio non pare proprio sentirci).
Mettiamo (ma non diamo per scontato) che ci provino. Nel caso, basterà qualche segnale “politico” di
accoglimento dei tempi nuovi (segnali tutti da verificare, per ora) o non
servirà anche una nuova visione del futuro? Perché di Silvio Berlusconi tutto si può
dire (e tutto è già stato detto). Ma non che un’idea dell’Italia, del mondo e delle
sue tv non ce l’avesse chiara e netta.
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