martedì 8 ottobre 2013

Morandi: quando Canale 5 sembra Raiuno

Morandi e Fiorello in duetto dall'Arena di Verona.
Ieri Morandi su Canale 5 ha raccolto il 24%, che contro Montalbano e Report è un ottimo risultato. E' fin troppo facile aggiungere che su RaiUno uno show potente come quello diretto da Cenci avrebbe portato a casa più del 30% (anche perché non ci sarebbe stato nessun Montalbano a contrastarlo).
Cosa abbiamo capito del programma di ieri (che continua stasera)?
Faccio una lista della spesa:
1) Morandi e Montalbano -o meglio, Morandi+Fiorello+Carrà+Morricone, la serie di Montalbano prodotta da Degli Esposti, e se volete anche Roberto Benigni-  appartengono alla stesso mondo: sono la proiezione dei sedimenti valoriali e dei desideri della generazione che oggi ha superato i 50 anni, o meglio della sua parte migliore, quella che può condividere valori ed esperienze non divisivi con il pubblico più giovane e conquistarlo. Sono il vero modello generalista della tv italiana: se volete, sono il meglio della Prima Repubblica. Chiunque voglia conquistare il centro (non della politica ma dell'agenda mediatica) deve partire da qui.
2) Ne è una prova il calo vistoso di un bel programma come Report. Certamente una parte dei suoi spettatori per una volta ha preferito i duetti tra Fiorello e Morandi alle inchieste di Milena Gabanelli. Non c'è niente di clamoroso, è un fatto quasi naturale.
3) Un'altra parte del pubblico, invece, ha scelto di non seguire Morandi perché "io non guardo Canale 5", ecc. Una frase che si sente spesso in fasce non indifferenti della società italiana. Una frase che non si sentiva vent'anni fa. Ma d'altronde in mezzo c'è proprio il ventennio berlusconiano, di cui Mediaset in quanto azienda è stata al tempo stesso rentier e vittima (per la conseguente perdita di centralità e di brand).
4) Gli ascolti dimostrano che in un futuro deberlusconizzato (ciò che prima o poi dovrà avvenire, per inevitabili ragioni storiche o anagrafiche) il gruppo Mediaset potrebbe ancora recuperare centralità se queste incursioni in partibus infidelium non si limitassero a due serate l'anno (come è avvenuto nel 2012 con Celentano) ma si trasformassero in una più articolata politica editoriale, com'era nella Mediaset dei tempi di Gori, Costanzo ecc.
Morandi e Carrà a Verona.
5) Ma la Rai non aveva proprio i soldi per produrre questo concerto? Poi non ci si lamenti se con Jovanotti si sono limitati a mandare in onda un dvd.

P.S.: Un certo imbarazzo, quasi un effetto vecchio Festivalbar, lo si prova comunque vedendo in televisione delle belle riprese in Hd mandate in onda, per forza di cose, in definizione standard e con una pesante compressione digitale. Il pubblico che un tempo seguiva Canale 5 oggi è abituato a fruire di un'alta definizione smagliante su Sky (e anche sul canale 501 della Rai) e questo a lungo andare dà all'immagine Mediaset un retrogusto anni Novanta. La questione dell'Hd non è esplosa solo per ragioni anagrafiche, che riguardano sia il pubblico anziano che i manager delle tv. Su chi è più giovane queste cose balzano subito all'occhio.

4 commenti:

  1. Canale 5 trasmette in hd sul canale 505

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  2. Hai ragione, hanno ripristinato Canale 5 HD sul vecchio canale 37 ex La 3 (posizione 505 dell'LCN). La trasmissione in simulcast non viene però segnalata, a differenza di quanto fa la Rai, non

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  3. È vero non è segnalata, ma credo dipenda dal fatto che Mediaset trasmette regolarmente i suoi tre canali principali in hd su 504, 505, 506, mentre la Rai ha un solo canale HD sul quale di volta in volta sceglie cosa mandare in onda, pure con una netta prevalenza per raiuno

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  4. In realtà Mediaset fino a oggi non ha mai trasmesso sui suoi canali HD trasmissioni in alta definizione nativa: si tratta solo di un upscale dei canali in definizione standard.
    La Rai invece sul canale 501 trasmette solitamente Rai1, e quando i programmi sono in HD nativo lo segnalano (nei promo e nello station bug).

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