martedì 10 luglio 2012

Chi ha paura della social tv?


La schermata che richiama Salto su France télévision.

Mentre da noi la fiction sulle Nomine Rai è solo alla seconda puntata (che si preannuncia abbastanza action, un po’ 24) nel resto d’Europa le tv pubbliche stanno ragionando su come riorganizzare le proprie piattaforme in previsione dello sbarco in grande stile dei colossi della Rete (Apple, Google ecc.), delle formule tipo Netflix e della sempre maggior diffusione dell’ascolto differito. In questo quadro il rapporto con i social network è fondamentale: sono nemici da battere, come sembrano credere i broadcaster italiani (Rai e Mediaset tendono a disincentivare, come policy, la citazione dei loghi di Facebook e Twitter nelle trasmissioni), o possibili alleati? Il second screen  è un pericolo o un’opportunità?
La tv pubblica francese ha appena lanciato Salto, una piattaforma di time shifting utilizzabile da chiunque abbia una tv di nuova generazione, connessa al Web (bastano 1,5 Mega). Funziona così: se facendo zapping incontri un programma che ti piace, anche se è già iniziato da un’ora, grazie a Salto puoi vederlo dall’inizio (e tornare sulla diretta quando ti pare). Una cosa semplice, intuitiva e interessante per gli inserzionisti. Funziona per France 2, France 3, France 4 e France 5, dalle otto di sera in poi. Naturalmente potete condividere con facebook e twitter e commentare in diretta.
Intanto M6 ha lanciato nel suo Replay il servizio Devant ma TV, con il quale sarà possibile interagire con le sue trasmissioni utilizzando uno smartphone o un tablet. Grazie al riconoscimento sonoro l’applicazione (per ora è per iPhone e  iPad) consente di sincronizzare il mobile (telefono o tablet) e il televisore, gestendo così un sistema integrato di “social tv”.
Twittando o scrivendo su facebook il telespettatore potrà dire la sua, partecipare a un sondaggio o comperare un prodotto in tempo reale. Sveglia, ragazzi.

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