domenica 11 marzo 2012

Maledetti Fantagenitori, sono diventato moralista


Sono cresciuto combattendo quelli che scrivevano sui giornali idiozie prima contro i fumetti ("Lettore di Diabolik uccide la moglie"), poi contro i cartoon giapponesi ("Goldrake è fascista") e ho molto amato il vecchio saggio di George Newton Gordon ("I bambini possono avere un effetto negativo sui fumetti?", in Sociologia del fumetto americano, Bompiani, 1966), per come irrideva le paranoie parentali sui comics.
Per questo mi è molto difficile scrivere qualcosa di critico su Due fantagenitori (The Fairly OddParents, creati undici anni fa da Butch Hartman per Nickelodeon e ora assoluta hit di quasi tutti i canali tv italiani per bambini). Quando però ho visto che perfino il Corriere della sera li distribuiva come dvd assieme al quotidiano mi sono chiesto: ma qualcuno a via Solferino li ha mai visti, i Fantagenitori? 
 E' vero che quando si diventa padri un po' ci si rincoglionisce, ma ecco i fatti: i Fantagenitori è una serie televisiva a cartoni animati di successo, arrivata a 9 stagioni (circa 130 puntate), il cui plot è presto detto. Timmy ha 10 anni e due genitori sempre assenti (oltre che abbastanza idioti e privi di responsabilità parentale, dei teen mal cresciuti, come la maggioranza dei genitori americani di oggi). Per cui Tommy viene abbandonato tutto il giorno con una baby sitter malefica, Vicky. Ma un giorno Timmy per magia ottiene due fantagenitori, Cosmo e Wanda, i quali lo salvano costantemente dai guai e esaudiscono qualunque suo desiderio. A meno che il desiderio non sia in contrasto con Da Rules, il Libro delle Regole: cioé quelle regole che i veri genitori non sanno inculcare ai figli. 
Il plot estremizza quel che si trova in molte altre serie animate americane di oggi. Negli anni '30 del secolo scorso e fino al baby boom compreso (anni '50)  i princìpi educativi americani tendevano ad abolire la figura parentale nelle storie destinate ai bambini (e giù ettolitri di inchiostro, da sociologi abborracciati,  sul fatto che Paperino fosse solo zio di Qui Quo e Qua ecc.). Era un modo per evitare, in una società ancora fondamentalmente puritana, qualunque riferimento al rapporto sessuale.
Oggi, con una famiglia media americana che di solito è perfettamente sfasciata, la soluzione editoriale è di ammettere e amplificare la realtà di genitori assolutamente poco credibili anche agli occhi di un figlio piccolo, privi non solo di carisma parentale ma anche di reale rapporto affettivo con il figlio. Mal comune mezzo gaudio, non sei l'unico a non avere una vera famiglia, ecc.
Per capirci, Homer Simpson è un inetto egoista ma a suo modo ama i figli, e comunque c'è Marge a risolvere i problemi e a rappresentare -assieme a Lisa-  l'elemento normativo.  Ma i Simpson sono una serie nata nel 1987. 
Total Drama: Revenge of the Island (Teletoon, 2007)
Oggi invece, quando la famiglia bene o male esiste e tenta, perlomeno, di assumere l'ingrato compito normativo che ogni genitore dovrebbe avere, la visione prolungata di queste serie, proposte a più ore del giorno rende la fatica dei genitori ancora maggiore. Diciamo che non fa una buona pubblicità al mestiere di padre e madre.
Programmata senza sosta è anche A Tutto Reality- La vendetta dell'isola (Total Drama: The Revenge of the Island), parodia iperrealista di una specie di Isola dei famosi dove tutto avviene esattamente come nel format originale, soltanto amplificato, e dove i "tipi umani" sembrano usciti da un casting italiano del Grande Fratello. Solo che il target originale è teens e in Italia la programmano sui canali per bambini piccoli. Mio figlio che ha quattro anni e mezzo e non ha mai visto un vero reality in vita sua sa tutto sulle regole per non essere nominati. La domanda è: devo trasformarmi in un genitore oscurantista o peggio iper-politically correct che abbassa ulteriormente il tempo concesso a mio figlio davanti alla tv (adesso è circa un'ora al giorno)? Devo lasciare che veda di tutto, tanto è già culturalmente corazzato, vive nel quartiere Mazzini e i suoi compagni di asilo (pubblico) non sanno neanche il romanesco? Non ditemi che devo passare più tempo con lui perché è esattamente quello che già faccio, divertendomi pure. Anche se purtroppo non gli piacciono più i trenini di Thomas & Friends.

5 commenti:

  1. Concordo in pieno io ho optato per parziale censura mio figlio 6anni vede solo yoyo gulp e cartoonito
    La goccia e' stata "a tutto reality" e "johnny bravo" il cartone dei tronisti in erb

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  2. Per me, tu non ti sei mai visto "Due Fantagenitori", e stai scrivendo contro il cartone solo da ciò che hai sentito.Inanzitutto non si chiama Tommy il protagonista, ma Timmy.
    Secondo ti riconsiglio di vederti qualche puntata, perchè di errori cene sono parecchi.
    Buonaserata

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    1. Credo di aver visto quasi tutti gli episodi, e chiamo mio figlio a testimoniare.

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  3. "culturalmente corazzato" è bellissima, me la riciclo.

    castellini

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  4. I fantagenirori esistono!

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