sabato 9 febbraio 2013

Ovvietà su Sanremo, è partita la giostra

Luciana Littizzetto e Fabio Fazio.

Preparatevi, perché saremo sommersi dalle ovvietà. Nella settimana di Sanremo (che è anche la penultima della campagna elettorale) poiché scrivere un'articolessa è sempre meglio che lavorare, leggeremo:
1. che Fazio ha costruito un festival buonista, politically correct e furbetto;
2. che Littizzetto e Fazio guadagnano troppo;
3. che il "corto circuito mediatico" e bla bla bla ha fatto diventare Sanremo la Terza Camera mentre le tribune elettorali rimangono deserte;
I Modà.
4. che la spettacolarizzazione della politica porta alla politicizzazione dello spettacolo;
5. che la tv generalista ecc. ecc. gli italiani, l'effimero, la memoria ecc. 
6. Che tutto sommato Al Bano, Cutugno e i Ricchi e i poveri sono nazional-popolari e ci ricordano un'Italia più felice;
6. e qualcuno oserà perfino chiudere il proprio pezzo con un tombale "sono solo canzonette".
Perdonateli. (Anzi, condonateli). Scriveranno ovvietà perché in questo modo tremila battute vengon via facile, e ci si può riaccomodare sul sofà a seguire Sanremo (tuittando, naturalmente).

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