lunedì 1 aprile 2013

Apple tenta di recuperare i professionisti. Tenta, eh

FCPX aggiornato: adesso è di nuovo possibile avere la doppia finestra tradizionale.

Apple ha aggiornato quattro giorni fa Final Cut Pro X. Il tentativo è quello di riagganciare gli utenti professionali e le post houses, che hanno in gran parte abbandonato la Mela dopo la tragica apparizione di FCPX due anni fa, optando per un ritorno ad Avid o (le più spericolate) sperimentando Premiere di Adobe.
Tim Cook e Steve Jobs.
E’ chiaro che il mercato pro è una goccia nel mare di fronte i soldi provenienti dal mercato consumer, ma viste le botte non indifferenti ricevute da Apple a favore dei suoi immediati competitor, come Samsung, sul largo consumo, qualcosa nella strategia generale di Apple dovrà essere ripensato, se Tim Cook non vuole passare alla storia come l’uomo che fece perdere un bel po' di miliardi di dollari alla propria azienda.

Il mercato pro è importante non solo perché spinge al rinnovamento tecnologico ma perché stabilisce uno standard tra i possibili “evangelisti”, cioé tra gli utenti che vengono considerati influencer dal mercato più vasto. Insomma, l’amico che ti diceva “ma fatti un mac!” e adesso non te lo dice più, incazzato come un torello perché Mac Pro non viene aggiornato da 3 anni e tutto il resto del software pro è in un limbo.
 
Finalmente si può mixare da pro. Ma quanto c'è voluto?
L’aggiornamento di FCPX è sostanziale (multicamera efficiente, lettura di tutti i codec più recenti, 4k ecc., le due piste che si aprono a multitraccia audio, ecc.). Ma ci sono due questioni decisive non risolte. La prima è più tecnica: il software FCPX non consente alle post houses di usare in modo efficiente XSan o Stornext. In pratica, più sale di montaggio non possono attingere contemporaneamente a progetti e media storati in un Raid XSan. Quindi FCPX per ora non è utilizzabile da case di produzione con storage centralizzato (cioé tutte, tranne i super-indies). E la seconda issue è ancora più seria: da 3 anni in pratica la torre professionale di Apple, Mac Pro, non viene sotanzialmente aggiornata. Oggi come oggi è un bel pezzo di modernariato. Chiunque voglia perdere mezza giornata e 1200 euro costruendo un hackintosh con pezzi di pc comperati su internet si ritroverà una torre molto più veloce di un medio Mac Pro. Certo, non si troverà un Mac. Ma fino a poco tempo fa il dubbio era che Apple non li costruisse nemmeno più, i Mac Pro. In Europa quelli attuali non si possono neanche comperare perché non corrispondono più agli standard di sicurezza europei. E quindi? Che succede a Cupertino? Qualcuno tira da una parte e qualcuno dall’altra?  E non diciamo “non c’è più Steve Jobs”. Questo casino, purtroppo, l’aveva combinato lui. (A proposito, che ne è del mitico televisore Apple?).

1 commento:

  1. ciao Gregorio
    avrei bisogno di chiederti una cosa mi puoi contattare ?
    andrea@olcese.net

    RispondiElimina