martedì 5 giugno 2012

Cenerentola e l'evento tv

Cenerentola, una favola in diretta.
Volevo scrivere qualcosa sulla Cenerentola di Andermann (e di Verdone, e di Cavassilas) ma avendo in onda contemporaneamente un programma su Rai Tre (Cosmo) non sono riuscito a vederla se non per pochi minuti. Oggi sono andato su Rai Replay e ho scoperto che Cenerentola è "in grigio", cioé non è disponibile, il che credo significhi che la Rai non ha i diritti web. Sarà stato un problema di costi.
Però - permettete l'obiezione - queste non sono operazioni che hanno senso se vanno a library, per l'oggi e per il domani? Quando Arte manda in onda le opere in diretta e in location (lo fa da vari anni) puoi comodamente rivedertele sul web. Magari pagando qualcosa. A patto che tu abbia un indirizzo IP francese o tedesco. Anche questo è spread, purtroppo.
Comunque, la cosa mi incuriosiva. Anche 'sta storia che fare un'opera in tv, in modo originale, dimostri una concezione vecchia e pedagogica della cultura televisiva ecc. mi sembra una giaculatoria anni '90 che ha abbastanza stufato. Si può fare l'opera, si può fare teatro, si può fare tutto! Basta fare i conti con il mezzo. E farlo diventare un evento. Bravo Andermann che ci riesce. Ma per quel poco che ho visto e ho capito (non è mio mestiere fare il critico di un allestimento) direi che al di là di ogni altra considerazione stilistica, non puoi creare un evento televisivo quando è in atto un altro evento purtroppo molto più importante e più grave come il terremoto in Emilia. Ho capito, c'è l'Eurovisione, i contratti ecc. Però non puoi. La tv generalista vive dell'agenda mentale dei suoi spettatori.

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