Una simulazione della prossima Tv Apple |
Apple alle Grandi Manovre. La tv di Apple (che si chiami iTv
o meno) è ai blocchi di partenza, forse sarà lanciata in tempo per il Natale
prossimo. Nel frattempo, sul mercato più importante, quello statunitense, Apple
sta combattendo la battaglia decisiva: quella dei contenuti. E a occhio, non ha
intenzione di fare prigionieri. Ho la vaga impressione che presto le tv che
fino a ieri si sdilinquivano a lodare le capacità imprenditoriali e il genio di
Jobs & epigoni cominceranno a sparare ad alzo zero. (A meno che Apple con
compri tutto e tutti e chiusa lì, d’altronde oggi vale più del Belgio. Oggi
Hitler non invaderebbe l’Austria, invaderebbe l’Apple).
Tim Cook, CEO Apple |
Comunque: le ultime notizie sono che Apple ha fatto questa
simpatica propostina ai capi dei grandi network (con in mente l’alternativa al cable, che negli Usa gestisce il flusso
della televisione gratuita e a pagamento in gran parte delle case): voi mi date
tutti i diritti, io trasformo i vostri canali in Apps. Naturalmente stabiliamo noi i prezzi e vogliamo anche entrare
nelle decisioni sui contenuti. (Questa è più o meno la ricostruzione fatta dal New York Post, per carità è sempre il Post ma non credo che sia tanto lontana
dal vero). Pare che mesi fa i capi della CBS abbiano letteralmente sfan**lato i negoziatori di Cupertino. Apple
comunque è andata anche dalle compagnie che gestiscono il cable proponendo loro di sostituire i loro antiquati set top box (gli
scatolotti, insomma) con apparecchi Apple, l’iTv di oggi (lo scatolottino
bianco collegato alla rete di casa) e, probabilmente, il prossimo tv Apple. Per
ora gli operatori del cable non hanno
mostrato grande entusiasmo preferendo, come dice il Post, “tenere Apple ad una distanza di
sicurezza dal lucroso mercato delle pay-tv, che negli Stati Uniti vale 150
miliardi di dollari”.
Ma Apple non ha fatto un plissé e prosegue come un carro
armato sulla sua strada. Chi legge spesso questo blog si domanderà perché
continuo a dedicare post a questa vicenda: secondo me è una vicenda chiave per
capire come evolverà il mercato della tv.
Il grande atout di
Apple, ciò che al di là di ogni altra considerazione -di mercato, di brand, di
ecosistema con gli altri device come iPad e iPhone, ecc. - potrebbe determinare
il successo del suo prossimo televisore è e resta Siri: cioé il programma che consente di dialogare in modo
discorsivo con il televisore per fargli cambiare canale. E quindi la semplicità, quella cosa che unita all’eleganza
da calligrafo di Jobs ha fatto il successo di Apple.
Con un iPhone e un programma open-source Todd Treece ha applicato Siri a un normale televisore |
Per capire come potrebbe funzionare Siri su un televisore
c’è una simulazione divertente fatta da Todd Treece hackerando Siri tramite la piattaforma Arduino e SiriProxy, con Siri che risponde dopo aver cambiato
canale: “ma davvero vuoi vedere questa schifezza?”. Così dopo il Grande
Fratello (nel senso di Orwell) avremo la Grande Zia.
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