sabato 3 marzo 2012

Apple alle Grandi Manovre, obiettivo Tv


Una simulazione della prossima Tv Apple

Apple alle Grandi Manovre. La tv di Apple (che si chiami iTv o meno) è ai blocchi di partenza, forse sarà lanciata in tempo per il Natale prossimo. Nel frattempo, sul mercato più importante, quello statunitense, Apple sta combattendo la battaglia decisiva: quella dei contenuti. E a occhio, non ha intenzione di fare prigionieri. Ho la vaga impressione che presto le tv che fino a ieri si sdilinquivano a lodare le capacità imprenditoriali e il genio di Jobs & epigoni cominceranno a sparare ad alzo zero. (A meno che Apple con compri tutto e tutti e chiusa lì, d’altronde oggi vale più del Belgio. Oggi Hitler non invaderebbe l’Austria, invaderebbe l’Apple).
Tim Cook, CEO Apple
Comunque: le ultime notizie sono che Apple ha fatto questa simpatica propostina ai capi dei grandi network (con in mente l’alternativa al cable, che negli Usa gestisce il flusso della televisione gratuita e a pagamento in gran parte delle case): voi mi date tutti i diritti, io trasformo i vostri canali in Apps. Naturalmente stabiliamo noi i prezzi e vogliamo anche entrare nelle decisioni sui contenuti. (Questa è più o meno la ricostruzione fatta dal New York Post, per carità è sempre il Post ma non credo che sia tanto lontana dal vero). Pare che mesi fa i capi della CBS abbiano letteralmente sfan**lato  i negoziatori di Cupertino. Apple comunque è andata anche dalle compagnie che gestiscono il cable proponendo loro di sostituire i loro antiquati set top box (gli scatolotti, insomma) con apparecchi Apple, l’iTv di oggi (lo scatolottino bianco collegato alla rete di casa) e, probabilmente, il prossimo tv Apple. Per ora gli operatori del cable non hanno mostrato grande entusiasmo preferendo, come dice il Post,  “tenere Apple ad una distanza di sicurezza dal lucroso mercato delle pay-tv, che negli Stati Uniti vale 150 miliardi di dollari”.

Ma Apple non ha fatto un plissé e prosegue come un carro armato sulla sua strada. Chi legge spesso questo blog si domanderà perché continuo a dedicare post a questa vicenda: secondo me è una vicenda chiave per capire come evolverà il mercato della tv.
Il grande atout di Apple, ciò che al di là di ogni altra considerazione -di mercato, di brand, di ecosistema con gli altri device come iPad e iPhone, ecc. - potrebbe determinare il successo del suo prossimo televisore è e resta Siri: cioé il programma che consente di dialogare in modo discorsivo con il televisore per fargli cambiare canale. E quindi la semplicità, quella cosa che unita all’eleganza da calligrafo di Jobs ha fatto il successo di Apple.
Con un iPhone e un programma open-source Todd Treece ha applicato Siri a un normale televisore

Per capire come potrebbe funzionare Siri su un televisore c’è una simulazione divertente fatta da Todd Treece hackerando Siri tramite la piattaforma Arduino e SiriProxy, con Siri che risponde dopo aver cambiato canale: “ma davvero vuoi vedere questa schifezza?”. Così dopo il Grande Fratello (nel senso di Orwell) avremo la Grande Zia. 

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