giovedì 23 agosto 2012

Agenda digitale: sveglia ragazzi



Agenda digitale: siamo ancora indietro, e c'è il rischio che finisca in gran chiacchiere. Ma chiariamo una volta per tutte: banda larga e informatizzazione della burocrazia sono oggi l'equivalente di quello che un secolo e mezzo fa è stata la costruzione delle ferrovie e cinquant'anni fa la realizzazione delle autostrade. Anche loro hanno subìto, all'epoca, il controcanto dei problemaltristi e dei populisti (quelli che "sono altri i problemi degli italiani"). [Mi ha sempre fatto ridere la storia della polemica contro la costruzione del raccordo anulare a Roma, combattuto, ai tempi, con l'argomentazione che "il popolo ha bisogno d'altro"].
Stessa cosa per le start-up. Parliamoci chiaro, oggi come ieri in questo Paese avere un'idea imprenditoriale e cercare di realizzarla è impresa da pazzi, da sognatori o da ammanigliati (solo gli ultimi ce la fanno, di solito. E non è che abbiano le idee migliori). 
Lo stato delle ferrovie italiane nel 1861. Ricorda qualcosa?

Comunque, su tutte svetta la questione del digital divide. Non è pensabile avere mezzo Paese dove internet è una caricatura: 3G finto (quante balle dai provider, Telecom compresa), wifi che distribuisce -quando c'è- a centinaia di utenti una connessione già lentissima, rendendola praticamente inservibile per tutte le applicazioni che non siano le email (in entrata!) e i siti solo testo. 
Ma se Amazon e Yoox funzionano è perché hanno un sito efficientissimo e in 48 ore reali fanno arrivare il tuo acquisto dovunque. Quante aziende del sud (ma non solo del sud) possono trovare nel loro territorio un'infrastruttura così efficiente? O davvero pensiamo che fra 10 anni la maggior parte della gente comprerà i vestiti nelle boutiques e nei negozietti? E, ahimé, i libri nelle librerie? Per non parlare dello storaggio in cloud. E' evidente che sta per diventare lo standard obbligato per le aziende e i professionisti. E anche un gran risparmio. Ma senza un efficiente backbone, cosa te ne fai del cloud?
Ecco, questo è un terreno nel quale Monti, Passera & c. possono dimostrare se sono davvero un governo e non solo degli onesti curatori fallimentari. 

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