martedì 25 settembre 2012

Gli stranieri possono capire cos'è la 7?


Enrico Mentana. La trattativa sulla 7 è a uno stadio decisivo.

Non ho la palla di vetro e quindi non so prevedere come finirà la vicenda della 7. Mi sbaglierò, ma mi sono fatto un’opinione, anzi due:
1. Il business plan presentato da TiMedia, per quello che ho potuto leggere, è un libro dei sogni poco in sintonia con la situazione reale;
2. Al momento, gli unici che possono comprendere le potenzialità della 7 sono gli italiani.
Cerco di spiegarmi: sul primo punto, prevedere una lievitazione della raccolta pubblicitaria (previsione basata evidentemente su un incremento di share) significa aspettarsi un’ulteriore crescita della capacità attrattiva di un palinsesto da all news di lusso (visto che il daytime non è pervenuto). Quindi significa dire che una tv alla Mentana farà sempre più ascolto. 
Marco Bassetti, ex presidente di Endemol Group.
E se non c’è dubbio che l’arrivo di Santoro farà fare numeri rilevanti alla rete, è altrettanto vero che l’appeal generale delle trasmissioni legate alla battaglia politica è andato scemando, per le ragioni che anche qui abbiamo scritto mille volte (dov'è il nemico? il pubblico più fedele di questi programmi ormai non ci capisce più niente, tutti contro tutti, antipolitica prevalente, mentre spettacoli ingloriosi come quello della Regione Lazio portano, più che alla ribellione, alla nausea). E poi a marzo o ad aprile si voterà. E negli altri otto mesi, di che si parla?
Sul secondo punto: ma un tedesco (RTL), o un americano (Discovery), cosa possono capire di una tv così italiana come la 7? Non rientra in nessuno dei loro schemi (e quando parlo di schemi: non avete idea di quanto siano schematici i manager televisivi in giro per il mondo). E’ una all news? E’ una tv generalista? E’ una tv per maschi adulti cinquantenni che leggono il giornale?
Secondo me un tedesco o un americano capiscono bene solo una cosa: le frequenze e i tasti 7 e 8. Magari per buttarci dentro 12 ore di case ripittate, corsi di cucina e di bon ton. Ma i tasti 7 e 8 non sono affatto garantiti, come ogni cosa nel nostro Paese.
Il paradosso è che le potenzialità della 7 (certo, non lasciando il palinsesto così com'è ma prevedendo un tweaking, inizialmente morbido e poi più imperativo, rispetto ai costi e all’attuale linea editoriale) le possono capire meglio gli italiani. Italiani con una esperienza internazionale, naturalmente. Ma italiani. Anche quelli che ogni tanto vanno a fare un pranzetto a Villa San Martino, Arcore.

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