giovedì 3 novembre 2011

Le 10 cose che so di Gori


Giorgio Gori ha lasciato Magnolia e De Agostini per buttarsi in politica. Avendo lavorato assieme a lui per vari anni vi dico le due o tre cose che penso di aver capito.
Prima di tutto, per la chiarezza: questo non è un endorsement.  Semplicemente: dico di non sottovalutare Giorgio Gori. D’altronde dissi una frase simile a fine 1993 a proposito di qualcun altro e l’avvertenza (a chi so io) fu snobbata con un sorrisino. Ma, per capirci:
1) Gori è veloce. Arriva prima degli altri perché mentre stai a soppesare il pro e il contro lui è già lì che fa.
2) Gori non si spaventa facilmente. L’ho visto in azione nel 1994, ai tempi della discesa in campo di Berlusconi, quando prese una posizione critica (ed era il Direttore di Canale 5) meritandosi la battuta di Dell’Utri (“quello lì pensi a fare i palinsesti”).
3) Gori non si guarda mai indietro. Ogni giorno è una pagina bianca, nel bene e nel male.
4) Gori era nei giovani repubblicani a Bergamo e ha iniziato scrivendo per il giornale di Feltri, poi ha sfanculato questi e quello. Gori è architetto. E anche un ottimo capomastro.
5) Gori ha una moglie che è una roccia.
6) Ho visto più volte Gori tenere testa a Berlusconi. Che alla fine non lo amava ma lo rispettava.
7) Il proverbio americano (credo sia di Edison) che recita “Success is 10 percent inspiration and 90 percent perspiration” si adatta perfettamente a Giorgio Gori. Ti giri ed è già a Milano, ti rigiri e te lo ritrovi a Roma (o viceversa).
8) Il proverbio napoletano “Trase 'e sicco e te miette 'e chiatto” (presentati modestamente e poi...) si adatta perfettamente a Giorgio Gori.
9) Gori sa di televisione, e sa anche evitare una totale piattezza narrativa nei programmi generalisti. Se vuoi colpirlo dirai che è il produttore dell’Isola dei famosi, ma checché se ne dica l’Isola dei famosi è stato il miglior reality italiano.
10) Un comune amico americano lo chiama affettuosamente “smiling shark”. Shark sì, ma molto smiling. 

9 commenti:

  1. caro Greg, sarà mica che lisci il pelo a Gori, perchè come fu per il cavaliere nel '94 il tuo istinto ti dice che è un cavallo su cui puntare? sul cavaliere non potevi puntare, ovviamente, sei di sinistra. su Giorgino magari invece...e rinverdire l'amicizia può far comodo, in futuro (sei lungimirante tu). e non c'è niente di male: ma visto che ti spertichi di lodi pubbliche per Giorgino, è scontato chiedersi perchè, smiling Greg...

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  2. Ci conosciamo? Capisco che firmarsi con il proprio nome in certi casi possa essere faticoso. Poi mi spieghi dove sono le lodi. D'altronde su Renzi e la Leopolda non mi pare di essere stato tenero, basta seguirmi su Facebook, caro "gioppo".

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  3. che bello l'anonimato, smiling Greg

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  4. ...Ma ha lasciato Magnolia e De Agostini? Mah... Concordo con quanto hai scritto, Gregorio, il problema è di capire se l'Italia (la politica italiana) ha bisogno di uno così. Farà la stessa bella figura di Vittorio (Cecchi) Gori? Anche lui (aveva) una moglie che è una roccia, e non ha portato molta fortuna al centrosinistra, oltre a ospitare in casa sua la Fondazione Italiani Europei di D'Alema & C. Io non lo sottovaluto, mi preoccupo. Le campagne elettorali e il dibattito politico si stanno trasformando sempre più in telepromozioni. Mastrota for premier, farebbe meno danno.

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  5. l'amico americano lo chiama Smiling Cobra, non Shark! :)

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  6. cobra e squali annusano l'olezzo del sangue del vecchio erettile ormai cadavere. ma io come faccio a appoggiare o financo votare Giorgino che sarà pure sveglio, veloce, solido come il pisello del re uscente ma è uno che, nel mestiere, ha costruito l'azienda col maggiore markup del panorama italiano a scapito di chi ci lavora e senza mai investire una lira in strutture e nemmeno in idee....come faccio Greg a fidarmi di un tirchio come Giorgino?

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