sabato 19 maggio 2012

L'estetica Vimeo


L'home page di vimeo.
Se non sapete cos'è Vimeo (leggi: Vii-mio) e lavorate in televisione, è probabile che facciate parte della tv generalista tradizionale. Molto tradizionale. Il che non è un male, ovviamente. Comunque: vimeo.com è il sito che ospita la vetrina di tutti i videomaker del mondo, bravi e meno bravi. Una specie di youtube per addicted, professionali e amatoriali "evoluti", con circa 2 milioni di iscritti. Su vimeo i giovani registi postano i test dei loro corti, dei loro video musicali, delle loro stop motion e delle animazioni che fanno trend. Ciò avviene ormai da otto anni, Vimeo è nata nel 2004. Vimeo si fa cruccio della qualità, anche tecnica (molti video postati sono in hd) ed è anche il luogo deputato per ospitare i test delle nuove tecniche di ripresa e delle nuove videocamere. Anche se videocamere è ormai un termine desueto (non parliamo poi di "telecamere", locuzione che produce un immediato sorrisino di compatimento tra i video addicted sotto i trent'anni. perché oggi le camere di ripresa video sono spesso delle macchine fotografiche digitali evolute, o sono corpi macchina di nuova concezione che ospitano ottiche fotografiche o cinematografiche per avvicinarsi il più possibile alla resa della vecchia macchina da presa in pellicola).
Canon 5d Mark III con rig Zacuto.
 Vimeo è stato protagonista di questa transizione "linguistica", che è nata otto anni fa con le videocamere Panasonic a scansione progressiva (la mitica Panny 100) ed è proseguita quando industriosi tecnici hanno inventato gli adattatori, prima costosissimi, poi a buon mercato, per applicare obiettivi fotografici e cinematografici a quelle videocamere. Ottenendo così il Sacro Graal di questa nuova estetica: lo Shallow DOF. Che tradotto in italiano significa scarsa profondità di campo.
Oggi questa che chiameremo per comodità estetica vimeo si è imposta quasi ovunque (a parte le tv generaliste, ma anche lì comincia ad fare capolino). E' quello stile di ripresa per cui se l'occhio del personaggio in primo piano è a fuoco, le orecchie già non lo sono. Come nei vecchi film hollywoodiani degli anni trenta e quaranta. Questa estetica, che ha rinnovato l'immagine video mandando all'inferno la piattezza della vecchia telecamera, ha altri vari corollari: l'uso estensivo della stop motion, del time-lapse (vi ricordate Koyaanisqatsi?) e della ripresa ad alta velocità (in modo da ottenere uno slow motion morbidissimo). E soprattutto l'estrema cura della correzione del colore. La color correction, fino a qualche anno fa limitata alla produzione cinematografica, agli spot e ai video musicali per l'alto costo delle macchine che la consentivano, si è democratizzata. Il DaVinci, un complesso hardware-software che dieci anni fa veniva evocato con terrore dai produttori cinematografici, anche perchè costava come una Ferrari ("Non sai quanti turni di DaVinci, quel regista lo caccio!"), adesso nella versione base è addirrittura un software gratuito, grazie al fatto che la vecchia snobbissima DaVinci è stata acquisita dalla superdinamica Blackmagic, una specie di piccola Apple australiana che sta sconvolgendo il mercato dell'hardware video.
DaVinci Resolve Lite 9.0
 Per cui il mondo dei video si sta popolando di direttori della fotografia (anzi: d.o.p.) smanettoni, di videomaker informatissimi sull'ultima lente e sull'ultima camera, di colorist più o meno improvvisati che trasformano ogni ripresa in una disneyland dell'immagine televisiva.  E' una generazione che dà molta più importanza (finalmente!) all'espressività visiva di ciò che realizza.
Il rischio di questa estetica, come sempre, è nell'accademia. Il pericolo della scolastica vimeo è quello cioé di creare una generazione di professionisti (presenti e futuri) del video con grandi skill sull'immagine ma con scarsa capacità di raccontare una storia. Perché se fare una bella inquadratura e realizzare un'immagine espressiva è il 50% del problema, l'altro 50% (generalmente il più difficile) è quello di saper dirigere il set e di saper narrare una bella storia. E per quel 50% non c'è tecnologia che risolva il problema. (Comunque, se per caso non conoscete vimeo, fatevi un ripassino subito qui).

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