sabato 19 maggio 2012

Mai morire di sabato in Italia (2)



E' successo di nuovo. Come per la Costa Concordia. A Brindisi succede qualcosa di sconvolgente, che non era accaduto neanche nel periodo più buio degli anni di piombo, e le tv generaliste italiane (comprese quelle pubbliche) proseguono per tutta la mattina la loro programmazione di talk leggeri e frivolezze varie. La risposta standard in questi casi è: ma ci sono i canali news. Che anche stavolta si sono fatti onore, RaiNews e TgCom24 in testa. Ma non è una risposta convincente. Quando accadono casi come questo, che toccano la sensibilità di un Paese e confermano, contemporaneamente, un pericoloso cambio di passo del clima generale, le reti generaliste hanno il dovere di modificare la loro programmazione. Succede in Inghilterra, succede in Francia, succede anche negli Stati Uniti dove il 95% dei canali sono privati. Non succede il sabato in Italia. Perché è sabato. Perché per i tagli dei costi molte cose che sembrano in diretta e vanno di sabato sono registrate. E perché di sabato la catena decisionale si rallenta. Sono certo che da stasera tutti i canali saranno impegnati a parlare di quello che è accaduto, a tutte le ore. Ma la velocità dell'informazione è una di quelle cose che nell'era di internet, di twitter, dei social network decide della centralità o meno di un mezzo. E non esserci quando serve rende più difficile chiedere sostegno quando serve. Sono felice di pagarti un canone, e tu sarai felice di servirmi. Altrimenti cara tv pubblica vorrei farti presente che il primo tg generalista in onda oggi con gli aggiornamenti su Brindisi è stato il Tg4. Buon tweet a tutti.

UPDATE: Mi era sfuggita l'edizione flash del TG1 alle 11.00. Mi scuso per l'imprecisione, ma il problema rimane.
SECONDO UPDATE: Oggi il terremoto in Emilia è stato coperto molto meglio dal servizio pubblico. E' significativo, nel merito, il comunicato dei giornalisti del TG1.

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