La notizia è di un mese fa, ma è passata abbastanza inosservata sulla grande stampa. Ikea venderà televisori: televisori integrati in un mobile che conterrà tutto il sistema audio-video, senza cavi liberi e con un unico telecomando. Ovviamente li farà costruire dai cinesi della TLC (quelli che hanno acquisito i marchi Electrolux e Thomson). Perché dovranno costare poco, molto poco.
Quelli che fanno televisione (intesa come contenuti) almeno da noi si disinteressano nel modo più assoluto degli aspetti hardware, cioé dei televisori. Molti creativi e manager tv hanno in casa televisori che farebbero rabbrividire qualunque geek. E d’altronde, di solito non li usano. E invece le tendenze dell’hardware sono importanti.
Il sistema integrato Uppleva dell'Ikea in versione top. |
Ed è in questa direzione (ma di fascia medio-alta) che si muove Apple, con uno schermo che individua il volto e segue in modo intelligente (almeno ci proverà) gli ordini dati a voce dell’utente, grazie alla tecnologia di Siri. Il tv Apple non conterrà lettori di dischi ottici, ma si sa che Jobs era convinto della rapida obsolescenza dei supporti come dvd e bluray a vantaggio dell'online, e sulla lunga probabilmente avrà ragione (diventeranno un prodotto di nicchia).
Il televisore Apple secondo Cult of Mac. |
Invece il tv dell’Ikea, che dovrebbe essere disponibile su alcuni mercati, compresa l’Italia, già da giugno, dovrebbe avere 4 formati (da 24 a 46 pollici) e dovrebbe essere integrato con uno schermo HD a LED, un sistema home theatre (solo 2.1) con un subwoofer separato ma wireless, connessione internet, lettore cd-dvd-bluray. Tutto in uno e con un unico telecomando. Comprandoli separatamente in un mall (mobile compreso) e anche andando raso terra verso LG,sarebbe una spesa attorno ai 900 euro, oltre alla scocciatura dei cavi. Pare che il combo Ikea, nella versione base, dovrebbe aggirarsi sui 700 euro, che è poco anche se non è un prezzo rivoluzionario. (Sulla qualità del display e dell’audio non so niente, ma vedremo. Ikea promette 5 anni di garanzia post-vendita, qualcosa di eroico).
Cambia qualcosa per chi fa televisione? A occhio, tutto questo accellererà la diffusione della fruizione via IP, via internet, insomma, sul pubblico tradizionale. E anche l’abitudine alla visione HD (entro 5 anni l’SD, cioé la definizione standard, dovrebbe sembrare davvero anacronistica anche alla famiglia tradizionale).
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