mercoledì 16 maggio 2012

Saviano, un mito televisivo nel profondo Nord


Fazio e Saviano alla 7.


Come dice sempre un noto critico, la tv ha unito l'Italia. L'ha unita, sì, ma senza esagerare.
Ieri non ho potuto vedere la seconda puntata di Quello che (non) ho, perché ero in treno. Dalle descrizioni degli amici mi pare di capire che sia stata una puntata più vivace e più "laica", rispetto alla prima. (Fazio si avvale di Duccio Forzano, un regista che ha una grande capacità di raccontare con le immagini, e il livello visivo della narrazione l'ha molto aiutato, secondo me, in una prima puntata che soffriva non poco di teatralità solenne). In ogni caso qualunque direttore di rete dovrebbe desiderare un programma che riesce a dare quasi il 13% alla 7.
Ma la cosa che mi interessava raccontare in questo post (si tratta comunque di un programma di qualità, lascio ad altri il gioco di società delle critiche benevole e malevole a Fazio & Saviano) è la reazione del pubblico, divisa per zone geografiche. 
Secondo l'Auditel la performance di Fazio e Saviano ha avuto risultati estremamente diversi tra una regione all'altra. Si va da1 12,8% della Lombardia (perfettamente allineata con il dato nazionale) ai dati lusinghieri del Lazio (16%), Marche (15%) , Toscana (19%), Liguria (17%), al risultato più che decoroso della Sicilia (quasi l’8%). Calabria e Campania invece sono sul 4%. Ovviamente bisogna tenere presente la copertura non ottimale del segnale televisivo della 7 su alcune parti del territorio nazionale. E la tendenza generale, regione per regione, è la stessa dei programmi di prima serata di Rai Tre.
Udine: in Friuli quasi il 30% per Fazio e Saviano.
I dati clamorosi sono altri: il primo è il Friuli-Venezia Giulia, che arriva al 28%. Nei dati di dettaglio il risultato friulano-giuliano è ancora più clamoroso, 30% sul pubblico femminile (in pratica ieri a Udine e a Trieste una telespettatrice su tre guardava Fazio e Saviano) e 40% sui laureati, quasi un plebiscito. Ora, gli antennisti friulani saranno particolarmente bravi ma non si può spiegare tutto con la copertura del segnale.
L'altro dato clamoroso è la Basilicata: meno del 2% (uguale allo share medio della 7 sull’intera giornata). Secondo l’Auditel in Basilicata neanche una persona tra i 4 e i 44 anni ha visto Fazio. E neanche una oltre i 65.  E allora qual è l'eroica famiglia auditel che da sola, a occhio e croce, ha fornito il quoziente per il dato squadernato da AGB? Per carità, è evidente che più il campione è basso e minore è la precisione statistica dell'Auditel, però se incontrate un pensionato della Basilicata che abbia visto almeno per un minuto Saviano mandate una foto a Pancini.
Errori statistici a parte, finiti i festeggiamenti per i 150 anni dell’unità d’Italia, gli italiani sembrano rivelare, come dire?, sensibilità diverse. E qua non si parla delle élites ma dei grandi numeri. D’altronde mi ricordo che una volta feci su RaiTre una puntata di Gaia dedicata al Vesuvio; e il responso Auditel fu: 15% in Friuli e 4% in Campania. Ecco un tema di riflessione per tutti. Hai voglia a scrivere Gomorra.

1 commento:

  1. si televisione di qualità, in tutti i sensi visto che la tv non è la radio, dovremmo parlare anche del contributo visivo: Scene Luci e Costumi davvero strepitosi!

    F

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