domenica 10 giugno 2012

Alla fine, arrivano i nuovi Mac Pro


Dopo due anni di tira e molla pare che alla fine Apple si sia decisa: domani (lunedi 11 giugno), all'annuale incontro degli sviluppatori, dovrebbero essere annunciati i nuovi Mac Pro.
Il Mac Pro è la "torre" che costituisce la presenza Apple nel mondo dell'hardware professionale. E' usato per far girare i programmi di montaggio (Final Cut ma anche Avid), i programmi audio e per scrivere i programmi per Mac che poi magari diventeranno Applicazioni per iOS (iPad, iPhone).  Per molto tempo si è pensato (congetturato, perché Apple è più muta del Cremlino dei tempi d'oro) che la casa di Cupertino avesse abbandonato l'idea stessa di produrre una workstation professionale: tanto impegno di ingegneri per raccogliere quattro soldi, rispetto ai miliardi che arrivano dai prodotti consumer. La trasformazione dello stesso Final Cut Pro in FCPX, dalle marcate caratteristiche prosumer, era un'altra indicazione chiara della direzione adottata. La chiusura della linea di prodotto server e anche del software che la doveva gestire era stata la ciliegina sulla torta della volontà che traspariva da Infinite Loop.
Il "vecchio" Mac Pro.
 Poi, qualche mese fa, lentamente, una correzione di rotta, di cui abbiamo parlato qui. FCPX è stato migliorato, i manager e i pr di Apple sono stati inviati come misssionari in fiere e incontri diretti per annunciare ai professionisti che "no, Apple non vi ha abbandonato". Le ragioni possono essere molteplici: prima di tutto, non è una saggia politica di marketing abbandonare del tutto gli "evangelisti" che hanno concorso a creare il brand Apple (musicisti, montatori, grafici ecc.). E poi, Apple crea software per vendere hardware, è vero, ma come si fa a scrivere quel software senza una workstation che giri sul sistema operativo Apple? Non si può pensare che progetti complessi possano nascere, svilupparsi e "debuggarsi" su un iMac. Per ultimo, è vero che i soldi che arrivano dalla vendita dei Mac Pro sono una goccia nel mare rispetto ai vari iPad e iPhone. Ma comunque è una divisione che genera profitti. Vedremo come saranno questi nuovi Mac Pro.
Arriveranno anche i nuovi Mac Book Pro con display Retina, iOS6 e qualche notizia sulla data di uscita di Mountain Lion, la nuova versione del sistema operativo. La Worldwide Developers Conference (WWDC) inizia lunedi alle 10 ora del Pacifico, e quindi sapremo tutto all'ora di cena. Come sempre, ci si aspetta l'ingolfamento dei server internet dei vari Mac Rumors, 9 to 5 Mac ecc.

UPDATE: Alla fine, l'upgrade dei Mac Pro c'è stato ma abbastanza modesto (solo un potenziamento dei processori e poco altro, anche il case è rimasto lo stesso e non c'è neanche una porta Thunderbolt). Tant'è che la nuova gamma non è neanche stata presentata alla WWDC ma è apparsa silenziosamente sul sito Apple mentre sul palco del Moscone Center i capi di Cupertino presentavano la nuova linea dei Mac Book Pro, questa sì davvero potenziata in modo significativo. Come dire ai Pro: tanto vi dovevamo, ma venite a prendervi 'ste torri dalla porta di servizio. I creativi di domani usano il laptop. Ne parleremo in un altro post.

1 commento:

  1. Alla visione strategica del post di Gregorio voglio aggiungere un piccolo contributo tecnico, da artigiano della comunicazione: due parole su FCP X . L'ho rifiutato fin dall'inizio questo programma-giocattolo, trovando subito stupido e autolesionista il fatto che Apple buttasse letteralmente via un software affidabile e con relativamente pochi bugs come FCP 7. Se si aggiungono le falle iniziali di base di FCP X (ad es. l'assenza di multicam e la possibilità di interscambio dati col resto del mondo) l'umore era veramente pessimo. Ieri mi sono convinto a scaricare la versione trial (anche dopo aver testato per due settimane e con delusione, il nuovo Adobe). Debbo dire subito quattro cose che mi hanno impressionato: velocità mostruosa con utilizzo al meglio dei miei potentissimi processori, relativa facilità di apprendimento (dopo un paio d'ore già montavo), utilizzo intelligente dei momenti "morti" del lavoro con rendering in background senza dover fermare l'operatività, quasi totale indifferenza (si, indifferenza) rispetto agli standard dei filmati di origine. Che cosa significa indifferenza? semplicemente che sulla stessa timeline ho piazzato clip dai classici 1080-25-I, sino addirittura a un 1080 50P (sic!!) ed altro: il programma legge tranquillamente tutto e bene senza bisogno di renderizzare (cosa che fa appunto in background). Non ho ovviamente avuto ancora tempo di effettuare altri test più impegnativi e con altri formati come gli avchd panasonic (avrei anche da "lavorare" e produrre stando per ora sul sicuro di FCP7...), ma la prima impressione è notevole. Occorre certamente impadronirsi di nuove tecniche, rivedere alcuni concetti dell'editing non lineare cui eravamo abituati con FCP 7 e anche Avid, ma forse la strada di FCP X non porta ad un burrone. A margine, per finire: il molto decantato nuovo Adobe continua a sembrarmi l'evoluzione di FCP 7, ma non mi sembra così stratosferico come si dice. Grande è la possibilità di integrazione con gli altri programmi Adobe, ottima l'idea commerciale del cloud, ma non mi sembra questo fulmine di guerra. Probabilmente è quello che l'utente Apple si sarebbe aspettato da un ipotetico FCP-8 e questo spiega le massicce migrazioni di utenti Apple. Ma qualcuno qui ha validi motivi per prenderne seriamente le difese ?

    RispondiElimina