lunedì 2 aprile 2012

Tv, facebook e canzoni

Da The Telegraph.

Dice il Telegraph che una società britannica che fa vendita e assistenza online di telefonini, tablets ecc., la Carphone Warehouse, ha pagato un sondaggio da cui verrebbe fuori che il 68% delle donne inglesi non usa più i settimanali specializzati (le guide tv, insomma gli equivalenti di Tv Sorrisi) per orientarsi tra i programmi televisivi, ma preferisce affidarsi ai social network, in primo luogo a Facebook. L’amica o l’amico ti segnala o ti raccomanda il programma e tu lo vai a vedere. Si fidano di più, la cosa è più immediata, è interattiva ecc. Tutto molto social.
Non è una grande novità, ma è l’ennesimo campanello d’allarme per i giornali specializzati. Il sondaggio aggiunge un elemento interessante: dice che un numero sempre maggiore di donne inglesi segue i programmi sul tablet o sul computer anche perché in questo modo non si sente criticato dal resto della famiglia per le sue scelte.
Sorrisi e canzoni (1965)
Un po’ come se una si nascondesse in bagno con l’ipad per gustarsi  Uomini e donne o Beautiful di nascosto dai figli grandi. Sarà vero? Da noi magari è ancora un fatto di nicchia, ma se questa è la tendenza ci sarebbe motivo per riflettere.
In ogni caso, in una tv che è più di flusso e meno di appuntamenti fissi, in cui gli spettatori non si ricordano l’ora il giorno ma si ricordano il programma (e quindi, almeno tendenzialmente, se lo cercano al giorno e all’ora che più fa comodo a loro), qual è il ruolo dei settimanali specializzati? Non tanto oggi ma domani, quando le lettrici che sono lo zoccolo duro di quei giornali saranno definitivamente passate a miglior vita?
Non è facile rispondere. A occhio e croce c’è sicuramente un pubblico che vuol sapere qualcosa sui propri beniamini, sulle serie che ama, ecc., ma la schedule degli appuntamenti la va a cercare da altre parti e in altri modi. (Magari sulla guida elettronica programmi, quando funzionerà davvero anche da noi). Quindi i palinsesti non sono più l’elemento trainante, o per lo meno, lo saranno sempre meno. Tranne che per i grandi eventi. In bocca al lupo ad Aldo Vitali.

1 commento:

  1. fai sempre delle analasi molto utili a comnprendere le tendenze. grazie:-)

    RispondiElimina