Nel mare di polemiche post Celentano, tra un pezzo su ciò che accadeva nelle segrete stanze di Viale Mazzini, uno dedicato alla divinazione dei prossimi (augurabili) interventi di Monti e un'esplosione di still frame per chiarire la querelle sulle mutande di Belen nessuno si è accorto della cartina di tornasole più significativa dei sottotesti di questa televisione. Mi riferisco alla pubblicità Coconuda, probabilmente la cosa più brutta che mente umana abbia concepito dopo il nuovo taglio di capelli di Flavia Cercato.
Presente in entrambe le due prime serate di Sanremo 2012 (e quindi, si suppone, ospite fisso), lo spot Coconuda è il mirabile esempio di un'Italia seconda repubblica style che tiene tuttora banco in tv, tra una farfallina esibita e una cross promotion rai-mediaset surrettiziamente presente in qualche ospitata.
Proviamo a descrivere: un party di sole donne, agghindate in stile Palazzo Grazioli versione festoso-partenopea (tubino nero, occhi bistrati di nero, capello piastrato, apparentemente ripassate da un'unica mano chirurgica) assistono un po' goffamente all'ingresso teatrale di un gruppetto di tre (due ragazze, una vestita di verde e una di rosso, al centro un modello da reality vestito di bianco, a formare la bandiera del belpaese). Alla presenza del trio, passata la stupefazione iniziale (con tanto di caduta di flûte di champagne) si scatena un folto gruppo di paparazze, tutte di sesso femminile, pronte a scattare all'unisono con compiaciuta aggressività, naturalmente provviste di flash, tanto per mimare il mood dolce vita. Lo stile italiano vince sul nero-party. Ad ovviare a una fotografia così così qualche filtrazzo di after effects, quasi la versione trash di un video di mtv rielaborato oniricamente da Fabrizio Corona.
Ecco, come insegnavano i maestri, quando vuoi capire un mondo, uno stile e un linguaggio studia la versione bassa. Lo spot è andato in onda la prima volta subito dopo la fine del sermone di Celentano. E poi se la pigliano con Francesco Mandelli.
Gentile Paolini, le trascrivo commento di Massimo Msntellini su Twitter:
RispondiElimina"In una democrazia compiuta l'autore dello spot coconuda sarebbe rinchiuso ai Piombi"